LA POMPA DI CALORE CONSUMA TROPPO?

Data: 01-09-2022
Non finirò mai di ripetermi, la pompa di calore “acronimo PDC” (per intenderci quella aria-acqua collegata ai termosifoni o all’impianto a pavimento), non è una caldaia! 
Sembra banale ma se non si spiega subito al cliente e soprattutto se non si effettuano preliminarmente le corrette valutazioni tecniche dell’involucro edilizio e il corretto dimensionamento, ci troveremo quasi sicuramente di fronte a problemi non sempre risolvibili senza ulteriori spese.

Statisticamente, se ripenso alle varie consulenze svolte negli ultimi 2-3 anni, in molto casi ci troviamo di fronte ad un sovradimensionamento eccessivo della macchina. Bisogna evitare pendolamenti ON-OFF della “PDC” cercando di valutare (con calcolo energetico adeguato) la taglia corretta del generatore, inserendo opportuno accumulo inerziale. Definire la corretta temperatura media di funzionamento è fondamentale per ottenere un risparmio energetico nel tempo.
Purtroppo ho visto troppo spesso dimensionare le macchine in maniera obsoleta (come si faceva 20 anni fa con le caldaia). Spesso purtroppo la responsabilità ricade poi sul committente che, non essendo a conoscenza dell’obbligatorietà di un progetto energetico (Ex. Legge 10), si affida direttamente alle ditte alle quali non compete questa attività di calcolo energetico.

Raramente ho trovato casi di sottodimensionamento, diciamo che è molto difficile sbagliare in tal senso. Potrebbe magari capitare in casi di ampliamenti edilizi effettuati successivamente all’installazione del generatore di calore.

Mi è capitato svariate volte di trovarmi di fronte a problemi di integrazione della pompa di calore con altri sistemi di generazione. Cerco di spiegarmi in maniera semplice. A volte si tende a voler integrare troppe fonti energetiche senza una logica corretta, rendendo la progettazione (che troppo spesso viene messa nel dimenticatoio) molto complessa; le situazioni più frequenti vedono sullo stesso impianto oltre alla pompa di calore, un sistema fotovoltaico, il solare termico e la biomassa. Questo non rappresenta assolutamente un errore o una soluzione inefficiente, ma non bisogna dimenticare l’obiettivo principale ossia realizzare un sistema che possa innanzitutto funzionare adeguatamente ed allo stesso tempo permettere un risparmio energetico a fronte di un costo di investimento coerente.

Più la complessità dell’impianto cresce più diventa fondamentale la competenza della ditta installatrice. Su questo aspetto devo dire di aver sempre trovato imprese preparate. Molte di loro ho avuto il piacere di formarle direttamente, quando anni fa mi occupavo di formazione presso un importante ente di formazione che ha sede a Savona SV (ProfessionalTeam.biz) di cui fa parte anche la ditta installatrice di famiglia con oltre 40 anni di esperienza (Marcenaro Impianti).

Sono a disposizione per un’eventuale consulenza (contatti).

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Ing. Marcenaro Luca

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