CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE: L'EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA UNI 10200 ...

UNI10200

E’ da poco terminata la seconda fase di Inchiesta Pubblica relativa alla norma UNI 10200, documento di riferimento in tema di ripartizione delle spese di riscaldamento, raffrescamento ed acqua calda sanitaria. Tale fase di inchiesta si è svolta durante tutto il mese di maggio 2018.

Questa normativa è nata nel lontano 1993 con lo scopo iniziale di assolvere agli obblighi sanciti dalla Legge 10/91 relativamente alla ripartizione delle spese in base ai consumi effettivamente registrati.

La norma è stata successivamente sottoposta a 3 revisioni, volte a determinarne un progressivo miglioramento e un costante adeguamento al contesto tecnico/legislativo in continua evoluzione (anni 2005, 2013 e 2015). In particolare, l’ultima revisione del 2015, è risultata in contrasto con la norma europea UNI EN 834 ...

L’anno “cruciale” di questa normativa è stato il 2014, quando fu pubblicato il D.Lgs. 102 (recepimento della Direttiva Europea 2012/27/UE) il quale riporta, all’art. 9, comma 5, in merito alla ripartizione delle spese nei condomini ed edifici polifunzionali provvisti di impianti centralizzati, uno specifico richiamo alla norma, la quale assurge pertanto da “regola dell’arte” a documento “cogente”.

La norma UNI 10200 è stata dunque indicata dal legislatore quale strumento principe ed obbligatorio ai fini della ripartizione delle spese connesse ai servizi energetici in ambito condominiale. Questa fase di riconoscimento, così come l’individuazione di alcune criticità applicative emerse contestualmente all’utilizzo della norma, hanno innescato un nuovo processo di revisione, nel quale ci troviamo ancora oggi.

Nel frattempo, il D.Lgs. 102 stesso è stato a sua volta sottoposto a modifiche ed integrazioni, attraverso il successivo D.Lgs. 141/16. E’ stata introdotta la possibilità di derogare da essa ove ricorrano particolari condizioni. Questa nuova situazione non ha comunque precluso il processo di revisione della norma, rivolto a fornire uno strumento valido ed efficace, da preferirsi a qualsiasi deroga.

Quest’ultima revisione della normativa dovrebbe apportare una serie di miglioramenti fortemente attesi, tra cui:

- completo allineamento alle specifiche tecniche UNI/TS 11300 ed alle nuove normative europee EPBD (Energy Performance of Buildings Directive);

- riscrittura integrale della norma in modo da agevolarne una migliore fruibilità;

- correzione di alcuni errori come ad esempio quello relativo alla stima del consumo involontario in presenza di ripartitori;
- integrazione di alcune lacune come il consumo involontario in caso di edifici ad utilizzo parziale o saltuario;

- miglioramento nella determinazione dei fattori di ripartizione dei parametri globali facendo in modo di ricorrere per quanto possibile a parametri misurati anziché teorici;

- affinamento della metodologia di formulazione del prospetto previsionale;

- descrizione dettagliata di una serie di casistiche ed aspetti particolari quali, a titolo di esempio, i condomini estesi, i contatori di calore “combinati”, le singole utenze prive di contabilizzazione, la totale assenza di contabilizzazione, le tubazioni di pertinenza delle singole unità immobiliari, i cosiddetti locali ad uso collettivo, ecc.;

- miglior definizione ed identificazione dei parametri energetici teorici funzionali alla ripartizione spese;

Rimarranno probabilmente ancora alcuni aspetti da affrontare, comunque sia, l’ipotetica nuova versione della normativa UNI 10200 (2018?) rappresenta comunque il risultato di un lavoro “di squadra” rivolto ad ottenere uno strumento sempre più performante anche in situazioni complesse (vecchi edifici, seconde case, strutture polifunzionali, ecc…).

Il lavoro del tecnico non è semplice, applicare una normativa “non perfetta e/o lacunosa” nasconde significative difficoltà. Io credo comunque che operare sempre nel “buon senso” cercando di portare avanti le scelte più corrette dal punto di vista fisico, indipendentemente da ogni altra implicazione o ragione, sia la soluzione migliore.

Ora che gli obblighi dovrebbero essere stati assolti ed è ormai trascorso anche il previsto anno di “deroga” (adozione dei millesimi di proprietà), la futura applicazione della norma dovrebbe diventare “abitudine” …

Concludo sottolineando che il settore della contabilizzazione del calore è tutt’ora da considerarsi attivo, dinamico e ricco di novità, campo in cui si fondono ed interfacciano aspetti tecnici ed aspetti giuridici, tra loro apparentemente distanti, aspetti non semplici e nemmeno scontati, tali da premiare la competenza, l’esperienza e l’abilità degli operatori coinvolti.

Per chi fosse interessato a seguire i miei brevi interventi relativi al risparmio energetico, alle energie rinnovabili e a tutto ciò che riguarda l’impiantistica e la termotecnica in genere, potete visionare il mio BLOG, la mia pagina fans di Facebook o il mio profilo LinkedIn, canali tramite i quali cerco, il più costantemente possibile, di divulgare informazioni sperando in una condivisioni costruttiva di idee e di esperienze.

 

Ing. Marcenaro Luca

“ … La perfezione non esiste … Puoi sempre fare meglio e puoi sempre crescere ...” (Les Brown)

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