CORREZIONE DEI PONTI TERMICI: NON SOTTOVALUTATELA!

Data: 14-09-2022

Per esperienza, quando parlo ai committenti delle lavorazioni extra (aimè costose) per il contenimento dei ponti termici, nella maggior parte dei casi mi devo armare di molta pazienza per cercare di spiegare, in maniera semplice, la convenienza di investire economicamente fin da subito in specifici interventi edili, rivolti ad evitare criticità negli anni successivi.  Vediamo passo per passo di approfondire questo argomento “spinoso” …

Cos’è un ponte termico?

Il ponte termico non è altro che una zona specifica dell’involucro edilizio in cui si manifesta una “discontinuità” di materiale tale da creare un differente flusso di calore tra l’ambiente interno e quello esterno. Normalmente la zona pocanzi menzionata ha caratteristiche termiche inferiori alla restanze superficie dell’involucro, creando un maggior flusso di dispersione termica e di conseguenza una superficie interna fredda.

foto1 ILM

Le cause possono essere diverse come:
- discontinuità di tipo costruttivo (es. accoppiamento serramento – parete);
- discontinuità di tipo geometrico (es. spigoli);
- utilizzo di materiali non omogenei (es. presenza di un pilastro);

Col passare degli anni, questa problematica, può intaccare sia le prestazioni che la durabilità dei materiali impiegati; supponendo di essere in inverno, l’umidità presente negli ambienti, incontrando una superficie fredda, cambia di stato passando da vapore acqueo ad acqua, originando la condensa superficiale con conseguente formazione muffa e proliferazione di batteri (danno non solo estetico ma principalmente legato alla salute e all’igiene).

Eliminando i ponti termici risolvo il problema di condensa e muffa?

Oltre all’obbligo normativo di eliminare i ponti termici (nel momento in ristrutturo un edificio esistente andandolo ad isolare e a maggior ragione in caso di nuova costruzione), rivolto innanzitutto all’ottenimento di un edificio con elevata prestazione energetica ed alto comfort, questa attività permette di ridurre significativamente o addirittura eliminare i punti freddi interni alla casa, evitando quindi di trovarsi nelle condizioni di possibile condensazione dell’umidità e conseguente proliferazione di muffa. Questa attività dovrà essere accompagnata da adeguato ricambio d’aria interno negli ambienti; per questo eventuale approfondimento, trovate alcuni miei articoli che si riferiscono alla tecnica dell'insufflaggio (link) e alla ventilazione meccanica degli ambienti (link1 e link2).

Come faccio ad essere sicuro che i ponti termici della mia casa saranno eliminati?

Lo studio dei ponti termici è un’importante attività che fa parte della fase di progettazione energetica (oramai obbligatoria per legge, che rientra nella documentazione di Legge 10 (link ad articolo specifico di approfondimento) di cui ho redatto specifico articolo); per essere sicuri di eliminare o contenere in maniera adeguata i ponti termici presenti nella struttura dovranno essere fatti dei calcoli specifici su tutte le zone che ricadono in questa problematica (es. cordoli, travi, pilastri, davanzali, distanziatori nelle vetrate, ecc.).

Il base alla tipologia di intervento edilizio (riqualificazione energetica, ristrutturazione importante di secondo livello, ristrutturazione importante di primo livello, nuova costruzione, ecc.) la normativa, tramite diverse verifiche di legge, richiede un differente intervento di correzione della discontinuità ella struttura edilizia. Di questa attività si occupa il progettista energetico, colui che redige il progetto energetico (Ex. Legge 10). E’ di fondamentale importanza quindi incaricare il professionista in fase iniziale di progettazione, in modo che possa esserci il necessario coordinamento con gli altri professionisti che lavorano al progetto.

Quali sono i ponti termici più complessi da risolvere?

Uno dei ponti termici più difficili da far digerire al committente è quello relativo ai terrazzi nel momento in cui si effettua una ristrutturazione. Il terrazzo può essere visto come una prosecuzione esterna della soletta del pavimento; se non intervengo anche nel terrazzo mi trovo una significativa zona di dispersione. Considerando di aver riqualificato la parete tramite cappotto esterno, sui terrazzi sarà necessario intervenire orizzontalmente andando a rifare la pavimentazione e non solo. Esistono differenti gradi di intervento. In base al tipo di intervento globale da effettuare e al livello di correzione del ponte termico da raggiungere, l’intervento può essere più o meno invasivo.

Un esempio di correzione è rappresentata nella seguente figura:

PT Terrazzo ILM

Altro importante ponte termico da risolvere quello tra serramento e parete. La discontinuità di materiali è molto alta, esistono svariate soluzioni in funzione del tipo di cappotto previsto, della tipologia di parete e della posizione del serramento.

PT Serramento ILM

Esistono svariati ponti termici nelle strutture edilizie, le soluzioni vanno studiate e progettate ad hoc; sicuramente partire da una nuova costruzione permette di ottimizzare le soluzioni e ridurre pertanto i costi di intervento, rispetto ad una ristrutturazione di un vecchio edificio.

Se non ho macchie in casa significa che non ho ponti termici?

Se ti trovi in una costruzione recente è probabile e auspicabile, ma in strutture realizzate prima degli anni 90 (quando non esisteva ancora adeguata legislazione energetica) o purtroppo ancor peggio in edifici costruiti tra il 1990 e il 2000 (primi anni di obbligatorietà di isolamento termico degli edifici di nuova costruzione senza porre troppa attenzione ai particolari), se non vedi macchie sulle pareti interne significa che stai gestendo al meglio il ricambio d’aria, evitando che l’umidità possa superare valori percentuali critici (oltre il 60% per diverse ore al giorno).

Come posso accorgermi se ho dei ponti termici?

Il metodo più efficace è utilizzare una termocamera (che normalmente possiede un tecnico specializzato), in grado di rilevare, senza contatto, l’energia termica irradiata da una qualsiasi superficie. E’ uno strumenti che per poter essere utilizzato correttamente necessità di formazione e esperienza.
Per dare un’idea di cosa è in grado di fotografare uno strumento termografico condivido una delle tante immagini che possiedo nel mio archivio di consulenza:

3

A destra potete vedere la foto della parete oggetto della verifica termica e a sinistra il risultato dello strumento termografico. Ci troviamo in un’appartamento riscaldato, i colori rossi indicano una temperatura di circa 20 °C mentre il blu scuro si riferisce ad una temperatura di 14,9 °C. cosa significa questo? Che nella parete, dove è indicata la zona blu scuro, è presente una discontinuità di materiale (magari un pilastro), che ha caratteristiche termiche inferiori e quindi, permettendo una significativa dispersione termica, non permette alla superficie interna della parete di raggiungere un’adeguata temperatura. Questo non significa che per forza avremo muffa sulla parete, se l’umidità relativa interna all’abitazione rimane sotto un certo valore e se si opta per un adeguato ricambio d’aria quotidiano, non ci si deve preoccupare, se non di aver una dispersione termica che inciderà sui consumi energetici.

Un esempio di situazione critica, dove abbiamo un ponte termico e un’inefficace ricambio d’aria, è rappresentato in questa immagine:

muffa ILM

Oltre ad un adeguato lavaggio della zona, ci sarà sicuramente da approfondire la situazione cercando di valutare se è possibile risolvere solo con un miglior ricambio d’aria o intervenendo in maniera più invasiva (come ad esempio prevedendo un impianto di ventilazione meccanica VMC).

Correggere i ponti termici permette di ottenere un miglior comfort interno, di evitare contenziosi e di distinguersi con un ottimo lavoro duraturo nel tempo. Qualcuno di voi ha avuto problematiche di queto tipo?

Elenco alcuni link relativi a validissime termocamere che ho avuto modo di provare personalmente (compreso la nuova versione del mio attuale strumento che da oltre 7 anni mi accompagna nelle mie consulenze termografiche):

Termocamera FLIR TG165-X MSX (scontata)
https://amzn.to/3wZGOss

Termocamera FLIR TG267
https://amzn.to/3eldAOh

Termocamera FLIR E8XT (per chi fa moltissime consulenze, visto il livello ed ovviamente il costo …)
https://amzn.to/3ektd8B

Acquisto generico su Amazon.it con questo link:
https://amzn.to/3D1apps

Negozio online dedicato alle energie rinnovabili e al risparmio energetico
https://www.iorisparmioenergia.com/it/?AFF=Y2290

L’articolo contiene alcuni link di affiliazione. In qualità di affiliato Amazon, ricevo una piccola percentuale da questi acquisti che mi aiutano a mantenere attivo il BLOG. Ci tengo a precisare che per l’utente finale, in termini di prezzo o scontistica, non cambia nulla. Se deciderai di usare uno di questi link, semplicemente aiuterai la crescita del mio canale di comunicazione.

Se volete provare per 30gg gratis il servizio Amazon Prime, che vi permette di avere spedizioni rapidissime a costo nullo, basta cliccare su questo link http://www.amazon.it/amazonprime?tag=lucamarcenaro-21
Molti dei libri di testo che condivido nei miei articoli li trovate anche in versione Kindle. Se volete provare gratuitamente il servizio kindleunlimited potete passare tramite questo link: https://www.amazon.it/kindle-dbs/hz/signup?tag=lucamarcenaro-21

Se desiderate seguire i miei brevi interventi relativi al risparmio energetico, alle energie rinnovabili e a tutto ciò che riguarda l’impiantistica e la termotecnica in genere, potete iscrivervi alla mia newsletter, visionare il mio BLOG, mettere un "mi piace" nella mia pagina fans di Facebook o il mio profilo LinkedIn, canali tramite i quali cerco, il più costantemente possibile, di divulgare in maniera trasparente informazioni di interesse, sperando in una condivisione costruttiva di idee e di esperienze.

Ing. Marcenaro Luca

 

Pin It