Articolo aggiornato il 18-10-2022 (prima stesura dicembre 2017)
Occupandomi di risparmio energetico, soprattutto quando si parla di nuove costruzioni, spesso mi sono dovuto confrontare con aspetti relativi all’acustica, cercando soluzioni tecniche che potessero avere prestazioni adeguate sia in campo termico che sonoro. Le soluzioni possibili non sono mai scontate.
Sul tema dell’acustica esistono diversi documenti di legge che impongono limiti da rispettare e norme tecniche che spiegano come calcolare e misurare in opera le prestazioni degli edifici. Ad esempio il D.P.C.M. 5 dicembre 1997 rappresenta il decreto di riferimento per l’acustica in edilizia. Questo documento definisce i limiti da rispettare in merito all’isolamento dai rumori tra differenti unità immobiliari, l’isolamento dai rumori provenienti dall’esterno, l’isolamento dai rumori causati dal calpestio o dagli impianti (es. termico, scarico acqua, ecc.), parla di tempi di riverbero (ossia il tempo che il suono impiega per diminuire di 60 dB), ed altro ancora ... Non è mia intenzione, in questo articolo, andare troppo nello specifico, la mia intenzione è solo quella di porre l’attenzione su come si sta evolvendo il panorama edilizio per le future costruzioni (anche se queste direttive esistono già da parecchi anni).
Il decreto precedentemente menzionato è attualmente in vigore e questi parametri acustici devono essere rispettati in opera ad edificio ultimato.
Segnaliamo che il Governo ha avuto delega dalla “Legge Europea 2013 bis” per pubblicare (entro il 25 novembre 2016) un decreto legislativo per la “semplificazione delle procedure autorizzative in materia di requisiti acustici passivi degli edifici”. Ad oggi non mi risulta alcuna pubblicazione ufficiale.
Senza addentrarmi troppo nel tecnico, il progettista ha a disposizione diverse norme tecniche per progettare ad esempio l’isolamento dai rumori aerei tra ambienti, l’isolamento acustico al calpestio, l’isolamento delle facciate, la trasmissione del rumore dall’interno all’esterno degli edifici, il rumore degli impianti tecnici, la qualità acustica interna degli ambienti ed altro ancora. Sono previste inoltre revisioni a queste normative, vedremo cosa ci aspetta.
Come esiste la classe energetica degli immobili, abbiamo anche una classe acustica. Di questo aspetto parlerò prossimamente, magari con esempi reali sui quali poter discutere ...
Concludendo questo mio breve intervento, posso dire che in fase di progettazione, per quanto concerne la mia professione rivolta alla scelta dei materiali adatti a garantire all’immobile determinate prestazioni di isolamento termico e acustico, il panorama relativo ai materiali edilizi è in continua evoluzione; passiamo da materiali economici tipo il polistirene, coibentante termicamente ma non traspirante e privo di caratteristiche acustiche a materiali con prestazioni globali nettamente superiori ad esempio in fibra minerale o vegetale (dalle schede tecniche dei prodotti è possibile verificare tutte le caratteristiche del materiale in questione). La progettazione delle nuove costruzione diventa sempre più articolata.
In questi ultimi anni ho avuto modo di condividere alcuni lavori con l'Ing. Barla Alessandro (Tecnico in acustica ambientale Regione Liguria n° 198). E' stato quindi possibile affiancare l'aspetto energetico e quello acustico, cercando assieme una soluzione che potesse fornire un risultato eccellente per entrambi gli aspetti.
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Ing. Marcenaro Luca
" Ascoltiamo troppo il telefono e ascoltiamo troppo poco la natura. Il vento è uno dei miei suoni. Un suono solitario, forse, ma rilassante. Ognuno di noi dovrebbe avere il proprio suono personale e il suo ascolto dovrebbe renderlo euforico e vivo, o silenzioso e tranquillo… È un dato di fatto, uno dei suoni più importanti -e per me il suono per definizione – è il totale, assoluto silenzio." (André Kostelanetz)