Ci siamo di nuovo, o meglio ancora, ci risiamo … Ancora una volta le multinazionali (ex monopoliste del settore dell’energia), contando sulla potenzialità economica, e non solo, che difficilmente una piccola o media impresa può avere, stanno invadendo le strade e i mass-media con invitanti offerte relative alla manutenzione e/o sostituzione della caldaia e ad altri servizi integrativi, utilizzando troppo spesso il termine “gratuito” … Ovviamente il pagamento dei servizi sarà in qualche modo rateizzato mensilmente, ma dalla pubblicità spesso questo fatto non risulta evidente.
Questi colossi, di cui volutamente non faccio il nome, oltre a godere di una situazione di innegabile vantaggio dovuto al fatto di svolgere prioritariamente ed in posizione dominante un’attività indispensabile per il cittadino, sfruttano inoltre il vantaggio di poter offrire al cliente un servizio dilazionando mediante addebito in bolletta, offerta spesso possibile grazie all’attività principale di fornitore di energia, rendendo di fatto impossibile la concorrenza da parte di altre imprese che non possono beneficiare di tale vantaggio competitivo. Le imprese risultano quindi svantaggiate.
Qualcuno si è fatto qualche conto in tasca? La convenienza esiste davvero? O visto qualche giorno fa una delle tante offerte del momento, dove si garantisce l’assistenza completa a circa 10 euro al mese per 24 mesi. Facendo due semplicissimi conti, stiamo parlando di 240 euro in 2 anni .
Dall’offerta si evince che nel prezzo è compreso un intervento del tecnico specializzato che si occuperà di controllare i fumi e di rilasciare il nuovo libretto di impianto di climatizzazione oltre al pagamento dell’imposta regionale (bollino), verificare la tenuta della tubazione gas, controllare il tiraggio della canna fumaria, pulire il bruciatore, provare il rendimento della caldaia, controllare i dispositivi di sicurezza, verificare il funzionamento dell’eventuale scarico condensa, pulizia dei filtri ed eventuale reintegro degli additivi chimici per il trattamento acqua. Vi siete chiesti quanto prende normalmente un manutentore per questa attività? Alla fine risulta semplicemente una rateizzazione … Mi fermo qua, il mio intervento è rivolto semplicemente a sollecitare un’opportuna presa di coscienza della situazione.
In pratica gli operatori che gestiscono monopoli tecnici, quali ad esempio la distribuzione e la misura dell’energia, detengono a tutti gli effetti elementi informativi e conoscitivi derivanti dall’attività svolta in concessione, utilizzate anche per operare nelle attività a valle della filiera energetica, emarginando dal mercato le imprese concorrenti, in particolar modo quelle artigiane e di piccola dimensione.
Cosa può fare un’impresa artigiana in situazioni simili? Ad esempio chiedere supporto alle associazioni di categoria, già a conoscenza del problema in quanto più volte contattate e coinvolte attivamente per affrontare situazioni di questo tipo. Ritengo comunque che la perseveranza da parte di tutti nel divulgare delle corrette informazioni, in maniera semplice e trasparente, contribuisca quotidianamente a conquistare la fiducia dei clienti, i quali con l’avvento di internet e con l’evoluzione della comunicazione, sono sempre più tutelati nei confronti delle offerte poco chiare e troppo promettenti …
Per chi fosse interessato a seguire i miei articoli di approfondimento su tematiche riguardanti la prevenzione incendi, le termotecnica o il risparmio energetico, può visionare il mio sito internet (www.lucamarcenaro.it), la mia pagina fans di Facebook o il mio profilo LinkedIn, canali tramite i quali cerco, il più costantemente possibile, di divulgare informazioni sperando in una condivisioni costruttiva di idee e di esperienze.
Ing. Marcenaro Luca
“… Il linguaggio è stato lavorato dagli uomini per intendersi tra loro, non per ingannarsi a vicenda …” (Alessandro Manzoni)