Data: 18-12-2024
L’isolamento termico è uno dei pilastri dell’efficienza energetica di un edificio, sia esso una nuova costruzione o una ristrutturazione. Il mio obiettivo con questo articolo è fornire una base tecnica semplice, ma solida, per chi vuole approfondire l’argomento e fare scelte consapevoli. Sebbene non possa sostituire l’importanza di un progetto energetico redatto da un professionista secondo la normativa della Legge 10, conoscere le opzioni disponibili sul mercato e i loro impatti su comfort e consumi può aiutare ad avere maggiore consapevolezza nella scelta.
Tipologie di intervento: ristrutturazione e nuova costruzione
L’attuale legislazione italiana distingue tra diversi tipi di intervento sugli edifici esistenti:
• Riqualificazione energetica: interventi che non interessano più del 25% della superficie disperdente dell’edificio. Sono spesso mirati, come la coibentazione del tetto o la sostituzione degli infissi.
• Ristrutturazione importante di primo livello: interventi su oltre il 50% della superficie disperdente e sugli impianti di climatizzazione. Richiede un progetto più completo e deve rispettare standard energetici più elevati.
• Ristrutturazione importante di secondo livello: interventi che riguardano tra il 25% e il 50% della superficie disperdente, senza obbligo sugli impianti.
Nelle nuove costruzioni, invece, si applicano gli standard più rigorosi previsti per gli edifici a energia quasi zero (NZEB, Nearly Zero Energy Building).
Differenze tra interventi
• Ristrutturazioni parziali: spesso limitate da vincoli strutturali ed economici, richiedono scelte mirate per massimizzare i benefici.
• Ristrutturazioni complete: consentono una maggiore integrazione tra isolamento e impiantistica, con risultati superiori sia in termini di comfort sia di risparmio.
• Nuove costruzioni: sono l’opportunità ideale per applicare i migliori standard tecnologici, considerando anche aspetti come l’inerzia termica e la traspirabilità.
Prestazioni invernali ed estive: l’importanza dell’inerzia termica
Prestazioni invernali
Un buon isolamento riduce le dispersioni termiche in inverno, garantendo un ambiente più caldo con un consumo energetico ridotto. Questo è regolato dal parametro trasmittanza termica U (W/m²K), che misura il flusso di calore che attraversa un materiale. Minore è il valore U, migliore è l’isolamento.
Prestazioni estive
Negli ultimi anni, le normative energetiche si sono concentrate sempre di più sul comfort estivo. L’inerzia termica, ovvero la capacità di un materiale di accumulare e rilasciare calore lentamente, gioca un ruolo cruciale. Materiali ad alta densità, come la lana di roccia o la fibra di legno, migliorano il comfort estivo, riducendo il surriscaldamento interno.
Secondo i dati di ENEA, il consumo medio per il raffrescamento estivo nelle abitazioni italiane è aumentato del 20% tra il 2015 e il 2023, complice il riscaldamento globale. Oggi, la spesa per il raffrescamento incide tra il 15% e il 25% del consumo annuo di energia elettrica di una famiglia media. Un involucro ben progettato può ridurre significativamente questo valore, abbassando il fabbisogno di raffrescamento di circa il 30-40%, specialmente nelle zone climatiche più calde.
Immagina due case identiche:
• La prima isolata con EPS (polistirene espanso), materiale economico ma con bassa inerzia termica.
• La seconda isolata con lana di roccia, materiale ad alta densità e ottima inerzia termica.
Durante una giornata estiva con temperature esterne di 35°C, la casa con lana di roccia avrà un comfort interno nettamente migliore grazie alla capacità di ritardare il passaggio del calore verso l’interno.
Traspirabilità dell’involucro
Le pareti contribuiscono solo in minima parte alla gestione dell’umidità interna della casa, che dipende per lo più da una ventilazione adeguata. Tuttavia, un involucro traspirante può favorire un microclima più salubre riducendo il rischio di condensa interstiziale e muffe.
Confrontiamo l'EPS (polistirolo) con la lana di roccia
• Casa con cappotto in EPS: Materiale poco traspirante, con un coefficiente μ molto elevato. In condizioni di alta umidità interna (ad esempio in inverno, con poca ventilazione), l’umidità può accumularsi nelle pareti, aumentando il rischio di muffe.
• Casa con cappotto in lana di roccia: Materiale altamente traspirante, con un coefficiente μ basso. La lana di roccia permette un maggiore passaggio del vapore acqueo, mantenendo le pareti asciutte e riducendo i problemi di condensa.
Il coefficiente μ della lana di roccia è circa 5 volte inferiore a quello dell’EPS, rendendola la scelta preferibile per situazioni in cui è richiesta una buona traspirabilità.
Materiali isolanti: caratteristiche, costi ed ecosostenibilità
EPS (Polistirene Espanso)
• Caratteristiche: Leggero, economico, facile da posare. Poco traspirante.
• Resa: Buona in inverno, meno efficace in estate per via della bassa inerzia termica.
• Ecosostenibilità: Materiale derivato dal petrolio, non biodegradabile. Tuttavia, è riciclabile e ha un ciclo di vita lungo.
• Costo indicativo: 8-15 €/m² per 10 cm di spessore.
XPS (Polistirene Estruso)
• Caratteristiche: Più denso e resistente dell’EPS, con ottima impermeabilità. Poco traspirante.
• Resa: Buona in inverno, moderata in estate.
• Ecosostenibilità: Come l’EPS, è derivato dal petrolio e non biodegradabile. È riciclabile, ma il processo è più complesso rispetto ad altri materiali.
• Costo indicativo: 12-20 €/m² per 10 cm.
Lana di roccia
• Caratteristiche: Eccellente isolamento acustico e resistenza al fuoco. Traspirante.
• Resa: Ottima in inverno e estate grazie all’elevata densità e inerzia termica.
• Ecosostenibilità: Prodotto da risorse naturali (rocce vulcaniche), riciclabile e con basso impatto ambientale durante il ciclo di vita.
• Costo indicativo: 15-25 €/m² per 10 cm.
Lana di vetro
• Caratteristiche: Simile alla lana di roccia, ma meno densa. Buona traspirabilità e isolamento acustico.
• Resa: Buona in inverno, moderata in estate rispetto alla lana di roccia.
• Ecosostenibilità: Realizzata con vetro riciclato, è riciclabile e ha un impatto ambientale moderato.
• Costo indicativo: 10-20 €/m² per 10 cm.
Fibra di legno
• Caratteristiche: Naturale, traspirante, eccellente per l’inerzia termica. Ottima capacità di assorbire e rilasciare umidità.
• Resa: Ottima in estate e inverno, ideale per climi caldi.
• Ecosostenibilità: Materiale rinnovabile, biodegradabile e con bassissimo impatto ambientale. Produzione a basse emissioni di CO₂.
• Costo indicativo: 20-40 €/m² per 10 cm.
Sughero
• Caratteristiche: Naturale, resistente all’umidità, durevole, con elevate capacità isolanti.
• Resa: Eccellente sia in estate sia in inverno grazie all’elevata inerzia termica.
• Ecosostenibilità: Prodotto sostenibile al 100%, biodegradabile e rinnovabile, con un ciclo di vita a basso impatto ambientale.
• Costo indicativo: 30-50 €/m² per 10 cm.
Canapa
• Caratteristiche: Naturale, altamente traspirante e con buona inerzia termica. Resistente all’umidità.
• Resa: Ottima sia in estate sia in inverno grazie alla capacità di trattenere il calore.
• Ecosostenibilità: Coltivazione a basso impatto ambientale, 100% riciclabile e compostabile.
• Costo indicativo: 30-50 €/m² per 10 cm.
Cellulosa
• Caratteristiche: Derivata da carta riciclata, è traspirante, isolante e ha un’ottima inerzia termica.
• Resa: Eccellente in estate, molto efficace in inverno.
• Ecosostenibilità: Materiale riciclato, biodegradabile, con un processo produttivo a bassa energia.
• Costo indicativo: 15-25 €/m² per 10 cm.
Poliiso (Poliuretano espanso rigido)
• Caratteristiche: Materiale ad alte prestazioni con bassa trasmittanza termica. Poco traspirante.
• Resa: Ottima in inverno, meno efficace in estate a causa della bassa inerzia termica.
• Ecosostenibilità: Prodotto chimico, non biodegradabile, ma il lungo ciclo di vita ne riduce l’impatto.
• Costo indicativo: 20-35 €/m² per 10 cm.
Schiuma fenolica
• Caratteristiche: Isolante leggero e ad altissime prestazioni termiche. Poco traspirante.
• Resa: Ideale in inverno, ma con performance estive limitate.
• Ecosostenibilità: Materiale sintetico, non biodegradabile. La lunga durata riduce l’impatto complessivo.
• Costo indicativo: 30-50 €/m² per 10 cm.
Ogni materiale presenta vantaggi e svantaggi in termini di costo, prestazioni ed ecosostenibilità. La scelta deve bilanciare le esigenze di isolamento termico e acustico con l’impatto ambientale del prodotto. Optare per materiali naturali o riciclati, dove possibile, non solo migliora la salubrità degli ambienti ma contribuisce anche alla riduzione delle emissioni di CO₂ e al rispetto delle risorse del pianeta.
Vantaggi di un involucro efficiente
Un involucro ben isolato e progettato per entrambe le stagioni permette di:
• Ridurre i costi energetici: In inverno, meno dispersioni termiche significano un riscaldamento più economico. In estate, un involucro con alta inerzia termica riduce l’uso del condizionatore.
• Aumentare il comfort: Temperature interne più stabili, indipendentemente dalle condizioni esterne.
• Ridurre l’impatto ambientale: Un minore consumo di energia significa meno emissioni di CO₂, contribuendo agli obiettivi di sostenibilità.
Conclusioni
Scegliere il materiale isolante giusto richiede una valutazione attenta delle esigenze specifiche dell’edificio e delle condizioni climatiche. Non esiste una soluzione unica, ma con una progettazione integrata che consideri sia il comportamento invernale che estivo, si può ottenere un edificio efficiente, confortevole e rispettoso dell’ambiente.
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Ing. Marcenaro Luca